Come guarire le ferite del passato
Il quinto volume della collana "Lo psicologo per te". Pensiamo che un trauma condizionerà per sempre la nostra esistenza, ma non è così! Ecco le tecniche per tornare a stare bene.
È possibile essere felici quando qualcosa nel nostro passato ci ha ferito profondamente? La risposta è sì, perché nessuna sofferenza è destinata a durare in eterno. Ognuno infatti ha dentro di sé la forza e le risorse per rinascere e tornare a gioire. Spesso però capita che noi, in modo più o meno cosciente, continuiamo a tener aperte le nostre ferite con pensieri e ragionamenti che ne bloccano la guarigione. Cambiare le cose è possibile e in questo libro troverai tecniche, consigli e molti esercizi pratici per lasciarti alle spalle quello che ti sta facendo soffrire
L'indice del libro
- Introduzione | Nessun dolore dura per sempre
- Capitolo 1 | Non cercare le cause del tuo dolore
- Capitolo 2 | Accogli la tristezza, ma non trattenerla
- Capitolo 3 | Lo sguardo giusto ti apre alla vita
- Capitolo 4 | Inizia a spargere i semi della gioia
- Capitolo 5 | Affidati al potere delle immagini
- Conclusioni | Così le ferite guariscono davvero
Nel ripensamento i traumi diventano più intensi
La memoria può modificare il senso di ciò che è accaduto. Può capitare, infatti, di sentirci responsabili per qualcosa che non abbiamo fatto, o credere di aver subito un torto che in realtà non è stato “duro” come lo ricordiamo. Siamo capaci di attribuire il valore del trauma a un evento del passato che in realtà, mentre accadeva, non era così grave emotivamente.
Liberati dal ruolo di vittima
La ferita è come un’etichetta che ci cuciamo addosso e che fissiamo sempre un po’ di più, ogni volta che riteniamo il dolore e ciò che l’ha causato l’elemento attorno al quale far ruotare tutta la nostra vita. Essere feriti diventa, così, un vero e proprio modo di vivere, lamentoso e rassegnato. E se da un lato possiamo anche avere l’impressione che il dolore sia meno acuto, dall’altro diventa sicuramente più duraturo e ci cristallizza proprio nel ruolo di vittima.
Il punto, in realtà, è che affrontare la vita adottando questo sguardo, che ci spinge a considerarci perseguitati dal destino, blocca il nostro impulso vitale che, per sua natura, saprebbe già come guidarci fuori dal vicolo cieco in cui ci siamo infilati. Ma non solo; ci precludiamo anche la possibilità di cambiare, di vagliare nuove alternative e di vedere che ogni giorno, in realtà, avviene qualcosa di nuovo... fuori e dentro di noi!
L'anteprima del libro:
L'autore del libro
Questo libro è stato scritto dagli esperti dell'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica. L'istituto, fondato nel 1979 da Raffaele Morelli insieme a un gruppo di medici, psicologi e ricercatori, ha lo scopo di studiare l'uomo come espressione dell'unità psicofisica, riconducendo a questa concezione l'interpretazione della malattia, della sua diagnosi e della sua cura.
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