10 giorni senza glutine
100 ricette senza glutine per evitare sovrappeso, cellulite, psoriasi e celiachia
Autore: Maria Fiorella Coccolo
In Italia si stima che una persona ogni 100-150 individui sia affetta da celiachia (o morbo celiaco). I celiaci sarebbero quindi circa 400.000, anche se la malattia è stata diagnosticata solo a 85.000. Ogni anno vengono effettuate 5000 nuove diagnosi e nascono 2800 nuovi celiaci. Chi è celiaco deve escludere dalla dieta pane, pasta, biscotti, pizza... tutti cibi contenenti glutine (una proteina vegetale presente in grano, frumento, farro, kamut, orzo, segale, avena) ed eliminare anche le più piccole tracce di glutine da ogni alimento. Conoscere i cibi vietati e quelli permessi è quindi il primo passo per vivere bene la celiachia. 10 giorni senza glutine è il libro in cui potrai trovare tutti i suggerimenti utili per mangiare bene evitando il glutine, senza sacrificare il piacere del palato.
Indice del libro
- Introduzione | Quando è bene eliminare il glutine
- Capitolo 1 | Antipasti
- Capitolo 2 | Primi piatti
- Capitolo 3 | Secondi piatti
- Capitolo 4 | Contorni
- Capitolo 5 | Dolci
- Capitolo 6 | Preparazioni di base
- Capitolo 7 | Programma snellente per perdere subito 3 chili
- Capitolo 8 | Indice delle ricette
I sintomi a cui fare attenzione
Dolori addominali ricorrenti, diarrea cronica, perdita di peso (o aumento ingiustificato), feci chiare, anemia, gas intestinali, dolori alle ossa, crampi muscolari, stanzhezza, dolori articolari, insensibilità agli arti, ulcere dolorose alla bocca, irritazioni della pelle, danneggiamento dello smalto e del colore dei denti, irregolarità dei cicli mestruali e cambiamenti del comportamento sono i principali sintomi della celiachia. Le persone celiache tendono anche a sviluppare altre malattie, come quelle autoimmuni (psoriasi, dermatite herpetiforme, tiroidite autoimmune, lupus sistemico eritematoso), malattie del fegato, vascolari ecc. La connessione tra queste malattie e la celiachia può anche avere una natura genetica. Nei bambini, l'irritabilità è un sintomo molto comune, così come i ritardi nella crescita.
Cosa fare per diagnosticare la celiachia
Risalire alla celiachia dai soli sintomi non è facile, proprio perché questi sono simili ai sintomi di altre malattie, come quelle che interessano l'intestino, e a forme di stanchezza cronica e depressione. Inoltre, in una percentuale non piccola dei casi, la celiachia non ha sintomi evidenti, pur comportando un danneggiamento dei tessuti intestinali. La diagnosi passa quindi per esami del sangue che valutino la presenza di una coppia di anticorpi specifici: gli AGA e gli EMA. Se i risultati dei due test sono positivi (se cioè gli anticorpi sono presenti), per una conferma definitiva occorre fare un'endoscopia, il prelievo di una porzione di tessuto intestinale. Tale prelievo sarà utile per valutare tramite esame istologico lo stato di danneggiamento e atrofia dei villi.
L'anteprima del libro
L'autore del libro
Esperta in alimentazione, fitoterapia e aromaterapia, Maria Fiorella Coccolo è autrice di numerose pubblicazioni relative a tali argomenti. Collabora con l'Istituto Riza in qualità di naturopata.
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