DimagrirExtra: La dieta dei cereali

Una dieta a base di cereali non deve essere monotona negli ingredienti, ma può sfruttare la grande varietà di chicchi che oggi abbiamo a disposizione. Pur contenendo tutti un’elevata percentuale di carboidrati, ciascuno di essi ha una diversa composizione di minerali, vitamine e altri principi attivi, che ne definiscono le proprietà specifiche, tra cui anche la capacità di far dimagrire. È utile quindi non limitarsi solamente ai “soliti noti” cereali, come frumento, riso e mais, ma sperimentare anche altri “grani” diversi, meno conosciuti perché passati di moda oppure provenienti da zone geografiche o culture gastronomiche diverse dalle nostre. In questo capitolo presentiamo un primo gruppo di cereali, descrivendo le loro caratteristiche, spiegandone i particolari benefici e come inserirli nella dieta. Per ognuno suggeriamo un menu quotidiano che ne sia ricco; alternando questi menu nel corso della settimana è possibile sfruttare le capacità dimagranti di tutti i cereali. Partiamo da alcuni cereali che contengono glutine e quindi non possono essere consumati dai celiaci. A questi affianchiamo anche l’avena che, pur essendo praticamente priva di glutine, richiede attenzione da parte dei celiaci perché può essere lavorata assieme ad altri cereali e quindi “contaminata”.

Indice

• L'importanza dei cereali: indispensabili al corpo, per la salute e la linea
• Le diverse varietà: Tra tanti chicchi scegli quelli più dimagranti
• Quelli senza glutine: Adatti a tutti e molto utili per perdere chili
• I consigli per cucinarli: Porta in tavola tutti i chicchi

I cereali giusti per perdere peso

Perché molte diete dimagranti, dopo aver fatto perdere pochi chili nei primi giorni, poi falliscono a lungo termine e il peso nel giro di poche settimane torna come era in precedenza? Perché si tratta in molti casi di programmi dietetici chiamati “low carb”, cioè a bassissimo consumo di carboidrati. Queste diete vietano di mangiare pane, pasta e in pratica tutti i cibi prodotti con i cereali. Al loro posto prescrivono di consumare proteine animali. Il corpo così non riceve sufficiente glucosio, il nostro carburante principale, e per produrre energia è costretto non solo a “demolire” i grassi ma anche i muscoli. Così l’organismo si indebolisce, l’umore si abbassa e il calo di peso dopo poco si arresta. Il nostro corpo non può tollerare a lungo un’alimentazione del genere, perché ha necessità di carboidrati, che forniamo soprattutto attraverso i cereali. Non per niente l’alimentazione mediterranea, che è ritenuta la più salutare al mondo, anche per il controllo del peso, prevede il consumo di pane e pasta e l’assunzione di carboidrati pari almeno alla metà delle calorie quotidiane. La soluzione dunque non è abolire i cereali, ma scegliere quelli giusti. Occorre preferire farine integrali, che saziano di più, forniscono nutrienti preziosi e fibre che riequillibrano l’intestino; così aiutano a perdere peso. Le farine e i chicchi troppo raffinati invece provocano impennate di glicemia che fanno intervenire l’insulina, ormone ingrassante. Inoltre è importante variare nella scelta dei cereali, optando anche per specie meno usate, ma ricche di proprietà salutari e nutrizionali, come quinoa, grano saraceno, avena, orzo e miglio. Così si soddisfa il palato e si dimagrisce senza monotonia e senza cali di energia e d’umore.

L'autore

Questo libro è stato scritto dagli esperti dell'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica. L'istituto, fondato nel 1979 da Raffaele Morelli insieme a un gruppo di medici, psicologi e ricercatori, ha lo scopo di studiare l'uomo come espressione dell'unità psicofisica, riconducendo a questa concezione l'interpretazione della malattia, della sua diagnosi e della sua cura.

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